giovedì 11 giugno 2009

Punk, turn or not to turn?

Domenica abbiamo assistito a ciò che nessuno tra i fan della WWE avrebbe voluto vedere: Jeff Hardy sconfigge Edge in un Ladder Match e conquista il titolo per la seconda volta in carriera. Ma mentre Jim Ross sale sul ring per intervistarlo, si sente la musica di “This Fire Burns” e CM Punk entra sul ring con la sua immancabile valigetta e un arbitro, segno che la sua intenzione è quella di incassare.
Era proprio l’anno scorso in questo periodo (esattamente il 30 Giugno) quando CM Punk balzava agli onori della cronaca, utilizzando il suo MITB contro Edge per riportare il World Heavyweight Championship a RAW: fu una mossa azzardata, ma plausibile e condivisibile, che però non portò grandi dividenti, con un brusco calo di ratings e 2 mesi piuttosto confusi in zona Main Eventing. Punk venne evidentemente valutato come non pronto e gli venne tolta la cintura senza nemmeno poterla difenderla, attaccato da Randy Orton e dai futuri Legacy prima dello Scramble match di Unforgiven, e venne sconfitto sia dal neo campione Chris Jericho, sia dallo stesso “Legend Killer” in maniera piuttosto pulita nelle successive puntate settimanali, assestando dunque un ridimensionamento per il suo personaggio.
Feud minori, vincita del titolo di coppia con Kingston e del Titolo Intercontinentale contro Regal, con cui ha un nuovo e breve programma, prima del suo secondo successo nel MITB a WrestleMania XXV e del suo passaggio a SD!
L’azione fatta da Punk è sicuramente un’azione degna di un Orton, di un Edge, di un Jericho, cioè di un heel spietato che è interessato a vincere senza soffermarsi a vedere le modalità di trionfo; ma la sua stessa azione perpetrata l’anno scorso ai danni della stessa “Rated R SuperStar” lo aveva reso una star perché aveva fregato colui il quale fa dell’opportunismo il suo cavallo di battaglia. So che nel wrestling, cioè uno spettacolo che vive sulle emozioni, non si può essere troppo logici, ma non trovo alcuna differenza tra la scelta dell’anno scorso e quella di quest’anno. Punk ha dimostrato di essere furbo, esattamente come 365 giorni fa, e non mi stupirei se la WWE decidesse di dare una rivincita a Jeff Hardy con un Punk felice ed onorato di ciò, lasciando il personaggio dello “Straight Edge” esattamente così com’è. Punk è uno di quei wrestler (a differenza dell’appena licenziato Umaga) che fa fare soldi a McMahon con molta vendita del Merchandising [SergEdge dovrebbe saperne qualcosa] e la WWE ha dimostrato più volte in questi anni di pensare più alla gallina subito che all’uovo domani, ad esempio con il mai avvenuto, ma tanto sospirato turn di Cena. Alla corte di McMahon non si è capito che prima di essere un grande face, occorre essere un grande heel, guadagnando quel rispetto che solo i fischi sanno garantirti, e conquistando una base solida di tifosi smart che non ti abbandoneranno mai.
Lasciare però Phil Brooks face sarebbe come ammettere di esser davvero un treno senza pilota, cioè di essere una promotion senza alcun tipo di programmazione: far fregare il tuo top-face da un face minore, non porta quest’ultimo ad esser tifato, ma porta il primo ad esser ancora più amato. Se la scelta fosse stata fatta proprio per sacrificare Punk per la “causa Hardy”, e rendere il Rainbow Haired Warrior un simbolo delle sfighe della vita, ben venga il rilascio del primo e il suo approdo in TNA, perché avere due occasioni del genere e farsi bruciare in entrambe le occasioni dal proprio booking team è frustrante come farsi stoppare il tiro della vittoria!
Se invece la WWE si andasse a rivedere i video della ROH, si accorgerebbe come in casa ha un perfetto heel, arrogante e con una gimmick potenzialmente perfetta per i canoni di Stamford, dove il problema droghe/steriodi è di modi dall’affare Benoit: a Philadelphia e dintorni la sua frase “I’m better than you” era diventata un cult, una catchphrase che i ragazzini si ripetevano in continuazione, una frase su questa falsa riga potrebbe essere la nuova “you can’t see me” o la nuova “if you smell what the Rock is cooking”. Se Jericho funziona con la sua gimmick da wrestling-web-fan-smart, non vedo perché non potrebbe ri-funzionare la storia del “io sono meglio di voi perché ho uno stile di vita migliore del vostro”, tenendo soprattutto conto del fatto che il 95% della gente che segue la WWE non sa del passato di Brooks nella ROH.
Immaginate un Punk che concede volentieri la rivincita a Hardy, ma che imbroglia ancora per vincere, magari colpendolo ripetutamente a fine incontro; o Punk che nel triple treat frega sia Jeff che Edge, imponedosi come top-heel a SD! La storyline tra il “tossico” e dissoluto Hardy e il figlio di alcolista e “Hardline man” Punk si scrive da sola e potrebbe portare a dei match stellari, oltre che finalmente ad una trama credibile sia per i mark che per gli smart. Un Punk tra gli heel darebbe vita a futuri feud con Mysterio, UnderTaker e, tra qualche tempo, Morrison, con il quale abbiamo già visto una certa chimica 2 anni fa.
La situazione ad oggi, Martedì 9 Giugno 2009, per il Chicago-made è ad un bivio decisivo: sta a lui e al booking team tirare fuori il meglio per rendere questo ragazzo di appena 31 anni un pilastro del futuro per questa organizzazione, un wrestler dal quale ripartire e rifondare la propria situazione per la qualità dello spettacolo e le proprie finanze. Nelle ultime 48 ore abbiamo probabilmente bruciato Orton in malo modo e abbandonato Umaga, non sbagliamo anche con CM Punk!

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