giovedì 24 maggio 2007

8 Anni senza Owen

Stamattina mi sono svegliato e avevo in testa una sola cosa: 23-Maggio..
Ho iniziato a pensare a tutte le cose che sono successe in questo giorno, a iniziare dalla Strage di Capaci, per poi passare alla Finale di Coppa Campioni Milan-Benfica 1-0, all'Attentato di Oklahoma City, ma poi il Lampo nel mio cervello: Owen!
Eh sì, Owen Hart, figlio di Stu e fratello di Bret, 8 anni fa morì; e morì come solo un uomo di sport speciale avrebbe potuto fare, "sul campo".
Tutti sappiamo com'è andata quella sera, con quel filo che lo teneva a oltre 10 m di altezza che si ruppe lasciandolo planare sulle corde e rimbalzare al suolo, ormai in fin di vita.
Owen è sempre stato uno dei miei preferiti: addirittura tenevo per lui, in versione heel, durante il match ed il feud con suo fratello Bret, e l'unico feud in cui sono stato un suo "avversario" è stato contro il mio beniamino Hunter Hearst Helmsley.
Owen è passato come un wrestler con buonissime doti aeree, una tecnica ed una velocità fuori dal comune, ma quello che mi ha sempre colpito è stato il fatto che era un ottimo, ma sottovalutato, entertainer, soprattutto al di fuori del ring. Ricordo perfettamente le edizioni degli Slammy Awards a cui lui partecipò: alla prima accettò da HHH il premio per aver fatto svenire Shawn Micheals dopo un calcio, alla seconda ne rubò uno, in quanto senza vincitore.
E quando ruppe il collo a Steve Austin, il Texas Rattlesnake fu il primo a non biasimarlo mai, perchè "quel piledriver è stato eseguito in maniera tecnicamente perfetta, anche se sfortunata nelle conseguenze"; e ricordiamo, a suggello del suo "perdono", le due birre battute tra loro verso il TitanTron nel RAW in suo tributo.
Un worker eccellente, ma sfortunato, in quanto fratello di uno dei più grandi wrestler di ogni tempo, e perciò con una sola title shot per il WWF Championship (persa in un buonissimo match) in bacheca.
Che fosse una persona straordinaria lo sapevano tutti, un professionista vero, che prese le difese di suo fratello dopo Montreal, ma che non tradì mai la WWE e che non fece mai un match al di sotto delle aspettative anche dopo quell'incidente.
E 7 giorni dopo la sua scomparsa ci fu il doveroso riconoscimento ad Owen, durante il suo funerale; può un uomo far radunare in una Cappella qualunque di Calgary oltre 1000 persone, tra cui personalità della politica, sotto la pioggia per un ultimo saluto??? se ti chiami Owen e di cognome fai Hart la risposta è sì. E credo che il vero "Day of Reckoning" per Owen non fu la causa vinta dalla moglie (ben 18 M $), ma proprio l'omaggio che ogni suo fan ha fatto a lui sin da quando ha calcato per la prima volta il ring della Stampede Wrestling.
E quando io, che odio le maschere nel wrestling, lo vedevo nei panni di Blue Blazer non potevo fare altro che tifare per lui, in quanto Owen, anche vestito da "Supereroe" sapeva farmi agitare e urlare come pochi.

E mentre ascolto "Amazing Grace" in tuo ricordo,
Drink your Milk Owen!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gran bel pezzo, molto toccante anche se non so chi sia Owen perchè all'epoca non seguivo il wrestling... Bravo King Hunter.. continua così!

Anonimo ha detto...

davvero toccante ........e allo stesso tempo speciale, proprio come era owen.....R.I.P.
bravo King!

Anonimo ha detto...

Bel blog, e niente male il primo articolo su Owen.
Però ora aspetto le sezioni Raw, Smackdown!, Tna e senza dimenticare l'ECW (solo per CM Punk!)!